Prospettive diverse

Agosto sta per terminare e con il caldo umido, a volte insopportabile, porta via il nostro periodo di riposo. Questo periodo coincide con le ferie, le vacanze scolastiche, la sospensione delle attività annuali ordinarie ed è il momento in cui, a volte, si programma con entusiasmo un viaggio fuori dalla propria terra e dai propri confini sociali. Anffas Macerata ha voluto riproporre un brano, che è un must per tutte le Onlus che si occupano di sociale e di disabilità, in cui l’autrice racconta di un viaggio, la cui mèta finale è stata improvvisamente modificata non per scelta, che in un primo momento la disorienta ma, poi, che dona atmosfere, sensazioni ed emozioni diverse e molto speciali.
Si tratta del racconto di Emily Pearl Kingsley dal titolo Benvenuti in Olanda:

“Spesso mi è stato chiesto di descrivere l’esperienza dell’avere un bambino con una disabilità, di provare ad aiutare persone che non hanno condiviso questa esperienza, a capirla, a immaginare cosa si prova.

È come…

Quando stai per avere un bambino, è come pianificare un favoloso viaggio in Italia. Compri una guida sull’Italia e fai dei meravigliosi progetti.
Il Colosseo. Il David di Michelangelo. Le gondole a Venezia.
Cominci ad imparare alcune frasi in italiano. Tutto è molto eccitante.
Dopo qualche mese di sogni anticipati, il giorno finalmente arriva. Fai le valigie e parti.

Alcune ore più tardi, l’aereo comincia ad atterrare. Lo steward entra e dice: “Benvenuti in Olanda”.
“In Olanda?” – domandi – “Cosa significa Olanda? Io ho comprato un biglietto per l’Italia! Io credevo di essere arrivata in Italia!”.
Ma c’è stato un cambiamento nel piano di volo. Sono atterrati in Olanda e là devi stare”.
La cosa importante è che non ti hanno portato in un posto orribile, ripugnante o indecente, invaso dalle pestilenze, dalla fame e dalla malattia.
È solo un posto diverso.

Così devi andare a comprare una nuova guida.
E devi imparare da zero una nuova lingua.
E incontrerai nuovi gruppi di persone che non avresti altrimenti incontrato.
È solo un luogo diverso.

È più calmo e meno impetuoso dell’Italia. Ma dopo che sei lì da un po’, prendi confidenza, ti guardi intorno e cominci ad imparare che l’Olanda ha i mulini a vento, l’Olanda ha i tulipani, l’Olanda ha anche Rembrandt.

Però tutti quelli che conosci sono occupati ad andare e venire dall’Italia… e ognuno si vanta di quale meraviglioso periodo ha trascorso là. E per il resto della tua vita tu dirai:
“Sì, quello era il luogo dove avevo progettato di andare. E ciò che avevo programmato”.
E la pena di tutto ciò non se ne andrà mai, mai, mai, mai, perché la perdita dei propri sogni è una perdita molto significativa.
Ma… se passerai la vita rimpiangendo il fatto che non sei andato in Italia, non potrai mai essere libero di gioire delle cose molto, molto speciali e amabili dell’Olanda.”

Anffas Macerata conosce molto bene questo racconto e lo legge spesso.
Ora lo ospita con onore in questo spazio e lo dedica a chi lo sa a memoria e a chi lo legge per la prima volta.

 

“Benvenuti in Olanda” è un racconto di Emily Pearl Kingsley
Tutti i diritti sono riservati agli autori.

 

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